La Nave Nel Bosco

Un po' di storia...

Il progetto, che inizialmente si chiamava “Crescere in Fattoria”, nasce nel 2014 dal sogno di un piccolo
gruppo di famiglie di veder crescere i propri figli - bimbi in educazione parentale, di età compresa tra i 3 e i 5 anni - insieme, quotidianamente, attraverso le esplorazioni nel bosco e il gioco libero in natura. Il progetto si connota inizialmente come naturale prosecuzione di una serie di progettualità attivate dal Comitato Noè, (un comitato di genitori che opera dal 2009 sul territorio di Viano con attività ricreative ispirate alla corrente dell'Outdoor Education), di cui sia le famiglie promotrici di questo progetto, sia gli accompagnatori che le affiancano nel percorso, fanno parte.
Nel tempo, nuove famiglie si aggregano al nucleo iniziale.  

Nell’anno 2016, alcuni genitori con i figli ormai già in età di scuola dell’obbligo, avendo optato per l’istruzione parentale, si chiedono come poter dare continuità all’esperienza vissuta dai bambini negli anni precedenti. Pensano pertanto di organizzare per questi bimbi un percorso esperienziale in natura a supporto dell’istruzione parentale, portata avanti dai genitori a domicilio. 

Il progetto di educazione ed istruzione parentale fa riferimento alla Costituzione Italiana che dispone, a tal proposito, con l’art.34 che “l’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita” non specificando che debba essere impartita dalla scuola; il concetto è ribadito anche nell’art.30 che recita “ è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli” che pone l’accento sulla responsabilità genitoriale dell’istruzione dei figli.

Nel 2018 i genitori prendono in considerazione la possibilità di costituirsi associazione, per acquisire un profilo giuridico più rappresentativo. Contemporaneamente essi vengono in contatto con alcuni formatori dell’APS Icaro I Care, con cui avviano una collaborazione per l’organizzazione di alcuni momenti di formazione.  

Ritrovandosi nell’approccio educativo su cui si fonda il lavoro dell’APS, i genitori chiedono alla stessa di potere entrare a farne parte per continuare a portare avanti il progetto che prende il nome di “Crescere in natura”, mantenendo invariata la dimensione di organizzazione e partecipazione collettiva delle famiglie, che da sempre caratterizza questa esperienza. 

A partire dal 2019 la metodologia del progetto viene estesa ad altri ambiti di lavoro all'interno dell'Associazione Icaro I Care, tra cui i Laboratori rivolti alle scuole di ogni ordine e grado e le attività ludico-ricreative estive. 

Nel febbraio del 2020 il progetto rivolto alla fascia 3-6 anni, viene dato in gestione alla Cooperativa Canale Scuola, e prende il nome di “Educare nel Bosco – Pecorile”, mentre il gruppo di bambini dell'età della primaria e i loro genitori scelgono il nuovo nome del Progetto di supporto all'istruzione parentale: “La Nave nel Bosco”. 


La nostra filosofia  

I caratteri di sperimentalità e innovazione che contraddistinguono questo progetto riguardano principalmente tre ambiti:  

1) Educazione Ambientale

L’Educazione Ambientale è intesa come un diverso approccio pedagogico e didattico in grado di superare la tradizionale separazione delle discipline, per permettere ai bambini e alle bambine di conoscere, comprendere e interpretare il mondo nella sua interezza. Lasciandosi ispirare dai principi dell’Outdoor Education e della Pedagogia del Bosco, attraverso l’utilizzo dell’ambiente naturale e dell’esperienza concreta, individuale e collettiva, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze diventano protagonisti/e di un percorso ricco di significati, sviluppando inoltre competenze cooperative e motivazione verso l’apprendimento.  

2) Orientamento al sè e life skills  

I contesti educativi ed esperienziali in cui si muovono i bambini e le bambine de “la Nave nel Bosco” contribuiscono allo sviluppo di competenze emotive, relazionali e cognitive in grado di guidarli e guidarle alla scoperta della propria autonomia e unicità, ma anche dell’altro da sè, per costruire relazioni efficaci ed empatiche. L’utilizzo di metodologie pedagogiche innovative, come la Pedagogia Attiva e l’Outdoor Education, basate inoltre sul lavoro di gruppo e l’educazione tra pari, permette di creare un terreno fertile dove i bambini e le bambine, insieme agli educatori e alle educatrici, imparano a prendersi cura di se stessi, dei propri simili e della Vita in generale.  

3) Comunità Educante.  

Il tempo che si trascorre insieme non è solo finalizzato all’apprendimento, ma si inserisce in un contesto
molto più ampio dove lo sviluppo della persona nella sua interezza passa attraverso il concetto di Comunità Educante: una rete di relazioni sane e costruttive tra formatori, famiglie, altre figure in sintonia con i principi del progetto, che si pone come obiettivo primario il benessere di tutti i suoi membri a prescindere dall’età, e in cui ogni aspetto della vita quotidiana può essere fonte di stimoli creativi e crescita soprattutto se supportati da valori condivisi.  

Attraverso il confronto costante, in questi anni di sperimentazione abbiamo iniziato a gettare le basi della metodologia di lavoro, le caratteristiche trasversali dell’approccio educativo e didattico del progetto:  

- Utilizzo di diversi linguaggi espressivi e interdisciplinarità:

Aiutare i bambini e le bambine a scoprire e decodificare il mondo attraverso diversi linguaggi espressivi (metaforico, simbolico, artistico, corporeo, ecc.) e l'interdisciplinarità, permette di assottigliare molte resistenze interiori ed esteriori e di stimolare con naturalezza la gioia dell’apprendimento. Questo approccio pedagogico, basato inoltre sui principi della Pedagogia Attiva, permette loro di far emergere le diverse capacità di interpretazione della realtà, (insite in ognuno ma spesso annientate da un ambiente, scolastico e non solo, che non tiene conto dei loro tempi e delle loro sensibilità) e di costruirsi una visione integrale del “sapere”, normalmente diviso in comparti stagni e poco applicabile alla realtà tutta. Inoltre le varie discipline sono trattate innanzitutto da un punto di vista concreto e misurabile, applicabile ed esperibile, per poi sfociare nell’elaborazione e/o apprendimento delle diverse “teorie”. Questo permette di rapportare la conoscenza alla vita invece che lasciarla su un livello astratto e puramente mnemonico.  

- Fiducia e rispetto dell’identità di ognuno/a: La fiducia nei bambini e nelle bambine e il rispetto per la loro identità è parte fondamentale del nostro approccio. Attraverso l’ascolto attivo e la reale accoglienza dei loro bisogni e delle problematiche che di volta in volta nascono in qualsiasi comunità sana e vitale, si crea un rapporto di stima reciproca, di dialogo e partecipazione. In questo modo ognuno può sentirsi sostenuto nella propria crescita, ma anche responsabile del proprio benessere come aspetto integrante del benessere di tutto il gruppo.  

- Lavoro di equipe: Un periodico lavoro di confronto, valutazione rispetto agli obiettivi, ridefinizione dei metodi, aggiornamenti e formazione, viene portato avanti per tutta la durata del progetto, non solo tra gli educatori ma anche con le famiglie. Il lavoro di equipe presenta molteplici risorse, tra cui un continuo scambio di informazioni tra i diversi operatori, per favorire un approccio dialogico e interdisciplinare alle varie aree specifiche, la condivisione di sguardi sui bambini e le bambine, la creazione di una rete di collaborazione tra famiglie e operatori, un monitoraggio costante dei percorsi individuali e di gruppo dal punto di vista delle competenze formali, informali e non formali.  

- Biofilia: Letteralmente “biofilia” significa “amore per la vita

”, in particolare è un termine coniato per indicare il legame e la profonda attrazione dell’essere umano verso la natura, in tutti i suoi aspetti, un legame di importanza vitale per il proprio benessere e il benessere della comunità. Nel nostro progetto la biofilia è centrale ed è intesa non solo come relazione con la natura attraverso l’esperienza diretta, ma anche come generale stimolo alla cura, alla curiosità, all’attenzione verso tutto ciò che è vivo, vitale, sacro.  

Il progetto si ispira anche ai principi dell’educazione diffusa, che: “trasforma il territorio in una grande risorsa di apprendimento, di scambio, di legame, di invenzione societaria, di sperimentazione, al di fuori di ogni logica di competizione. Nell’educazione diffusa si assiste alla costruzione di un tessuto sociale solidale, responsabile, finalmente attento a ciò che vi accade a partire dal ruolo inedito che bambini e adolescenti tornano a svolgervi come attori a pieno titolo.

Tempi di svolgimento 

Il progetto La Nave nel Bosco inizia il 1 Settembre e prosegue fino al 30 Giugno, con possibilità di frequenza dal lunedì al venerdì.
Il calendario e gli orari di attività dei diversi gruppi vengono concordati dall'equipe educativa assieme ai genitori. 


Luoghi di attività 

Le attività del progetto “La nave nel bosco” si svolgono:  

nel territorio di Pecorile – Vezzano sul Crostolo;presso il domicilio dei partecipanti; 

nelle biblioteche e presso aziende agricole o fattorie didattiche del territorio; 

in due terreni agricoli a Pecorile – Vezzano sul Crostolo, presi in affitto dall'APS Icaro I Care.

Il progetto si svolge prevalentemente all'aria aperta, compatibilmente con la situazione meteorologica.

Gli spazi interni utilizzati consistono in 2 yurte, che vengono montate nei terreni agricoli presi in affitto dall'APS.

Organizzazione dell'Attività  

Le attività ludico-ricreative proposte si rivolgono a un gruppo di bambini le cui famiglie hanno scelto un percorso di istruzione parentale. Lo spazio mattutino assieme agli accompagnatori e ai genitori, offre a questi bambini in primis un luogo di socialità e condivisione di esperienze, attraverso attività senso-motorie, manuali, di gioco, di narrazione, di esplorazione e studio degli ambienti naturali.  Da parte dell'adulto particolare importanza viene data alla cura degli aspetti emotivi e relazionali all'interno del gruppo.  


I formatori del progetto accompagnano i bambini e le famiglie attraverso:  

- laboratori didattici e creativi legati agli apprendimenti curricolari, all'italiano piuttosto che alla matematica, alle scienze, alla geografia attraverso letture, esplorazioni nel bosco, disegno dal vero, studio delle piante e degli animali del bosco; 


- attività legate alle emozioni attraverso l'espressione grafica, corporea e musicale;

- momenti ludici di gioco e socializzazione; 

- momenti formativi e di accompagnamento alla genitorialità, individuali o di gruppo.


Risorse Economiche 

Il progetto si sostiene grazie alle erogazioni liberali che vengono fatte all'Associazione dai diversi sostenitori (singoli, aziende, gruppi,...). I genitori contribuiscono al funzionamento del progetto con attività di volontariato nel progetto stesso e di autofinanziamento, attraverso cene, raccolte fondi, ricerca di sponsorizzazioni. Dall'anno 2019 è possibile anche ottenere finanziamenti attraverso le donazioni del 5 per mille o con la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei. 



Contatti

Referenti Progetto: Claudia Salomoni, Elisa Mastrangelo 

Coordinamento e Supervisione Pedagogica: Elisa Lindner 


MAIL

lanavenelbosco@yahoo.com 

icaroicare@gmail.com


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